

Sentiamo spesso parlare di startup, ne conosciamo i numeri, le novità raccontate dagli ultimi report ma cosa sappiamo di chi lavora a certi progetti che guardano al futuro? Come nasce un’idea? Come si lavora ogni giorno in queste aziende? Ilaria Potenza e Greta Ubbiali lo raccontano in questo podcast in 10 episodi alla scoperta del mondo delle startup. Per ascoltare le voci di chi investe in un’idea visionaria, di chi abbraccia il rischio ammettendo anche l’errore. Per poi scoprire che proprio da qui, possono svilupparsi le intuizioni che vanno più lontano.
8 episodi
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Il corporate venture capital è una forma di investimento che vede le aziende entrare nel capitale di startup innovative al fianco degli investitori di venture capital tradizionali. Queste operazioni possono essere arricchenti per entrambe le parti: da una parte le aziende più mature possono accedere a idee e tecnologie nuove, dall’altra le startup possono beneficiare delle risorse e dell’esperienza di gruppi più strutturati. Indagheremo le opportunità di questo segmento con Paolo di Giorgio (Angelini Ventures), Enrico Poli (Zanichelli Venture) e Silvia Wang (Serenis).
D-Orbit è una scaleup spacetech fondata da Luca Rossettini e Renato Panesi, nata nel 2011 dopo una bocciatura al concorso dell’Agenzia Spaziale europea. Da allora il suo approdo nello spazio ha aperto a nuovi modelli di business, da quello di spazzare via i detriti satellitare in orbita, a quello di generare una nuova infrastruttura digitale spaziale. Un’intuizione capace di generare una partnership con uno dei più importanti colossi industriali giapponesi che ne sta diventando investitore principale nel round di finanziamento di Serie C pari a cento milioni di euro
Quando si parla di ricerca scientifica svolta nelle università e nei centri di ricerca italiani, gli investimenti dei fondi agiscono come dei catalizzatori per il trasferimento di conoscenze dal mondo accademico a quello industriale. Queste operazioni sono dette di “technology transfer” e permettono di trasformare le idee geniali nate in accademia, che prendono il nome di proof-of-concept. in progetti imprenditoriali concreti che possano contribuire alla crescita economica e all’evoluzione tecnologica del Paese.
Ogni startup è specializzata in un servizio, una soluzione, una tecnologia. Ma quando si parte con un progetto, occorre pensare sin da subito anche ai suoi aspetti commerciali: dopotutto non esiste un ottimo prodotto se nessuno è disposto a comprarlo
SUPPORTED BY PLUG AND PLAYEpisodio 46 novembre 2023
Investire per il futuro - come lavorano i fondi di venture capital
18:02I fondi di venture capital sono i pionieri dell’innovazione: investono in imprese nascenti, abbracciano il rischio e vanno alla ricerca di idee che possono cambiare il mondo. Giovanna Dossena, founding partner e chairman di Avm Gestioni, e Cristina Bini, responsabile fondi indiretti di CDP Venture Capital, in questa puntata di Idee Geniali illustrano il lavoro dei fondi di venture capital, come investono e quali fattori guidano le operazioni di investimento portano avanti le loro operazioni
Brand connect
Per capire se l’Italia è un Paese che sa sostenere le sue startup innovative al punto da condurle a exit di successo serve guardare alle evoluzioni del settore da lontano. Questa puntata di Idee Geniali parte per un viaggio con destinazione Nasdaq, la borsa leader nel settore tecnologico, dove con Genenta si parla anche un po’ italiano.
In questo episodio di Idee Geniali parleremo del venture capital in Italia, un settore in forte crescita che sta contribuendo allo sviluppo dell’innovazione nel nostro Paese. Accompagnati dalla professoressa Anna Gervasoni, dg di AIFI, ci concentreremo su una panoramica del settore, spiegando cos’è il venture capital, come funziona e le dimensioni del mercato in Italia.
La startup incomincia quando abbiamo una idea, una soluzione innovativa a un problema a cui nessuno è arrivato prima di noi. Ma come la si mette in pratica? Dove si trovano i soldi per partire? E quali sono gli ingredienti per il successo? Nel 2017 Giorgio Tinacci fonda Casavo e in quel momento forse ancora non sa che la sua startup avrebbe rivoluzionato il mondo del settore immobiliare.