Episodio 611 ottobre 2022
Fine vita, storie e pensieri di chi ha cercato una via d'uscita (spesso senza trovarla)
di Luca Benecchi
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“Le mie giornate sono intrise di sofferenza e disperazione, non trovando più il senso della mia vita. Fermamente deciso, trovo più dignitoso e coerente, per la persona che sono, terminare questa mia agonia”. Con queste parole Fabiano Antoniani, Dj Fabo, prende la decisione di porre fine alla propria vita diventando un simbolo della battaglia in favore della legalizzazione del suicidio assistito. La sua storia, e quella di altri nella sua stessa condizione, simboleggia la condizione di chi si trova intrappolato nel suo stesso corpo.
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28:14Nell'autunno 2020 improvvisamente gli studi di psicoterapia si sono riempiti di giovani che avevano abbandonato la scuola, di studenti che, tra il primo e il secondo lockdown, facevano fatica a seguirla. Ragazzi isolati che avevano dovuto vivere tanti mesi in una casa piccola con genitori parenti senza mai uscire. Una emergenza che si è aggiunta a tante altre nel settore della salute mentale: mancanza di fondi, strutture e pregiudizi culturali.
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30:34Due anni dopo il contagio, due anni dopo le rivolte nelle carceri assediate dal Covid, andiamo dentro la casa di reclusione di Bollate per fa ascoltare voci inascoltate. Voci che raccontano di un mondo che è riuscito a salvarsi soltanto trovando un modo diverso di stare insieme. Detenuti, polizia penitenziaria e amministrazione hanno stretto un patto nel quale ognuno ha svolto il proprio ruolo riconoscendo le motivazioni dell'altro.