Narcovid

di Roberto Galullo e Angelo Mincuzzi

La crisi da pandemia dei narcotrafficanti è durata lo spazio di un mattino. Anzi, così come alcune imprese – nei periodi di recessione – investono per essere pronte ad anticipare la ripresa economica prima dei concorrenti, così i cartelli latinoamericani e i partner europei e mondiali hanno utilizzato i mesi segnati dal Covid-19 per cogliere al massimo le opportunità e affinare i business plan.
La pandemia ha aumentato la domanda di droghe, a partire dalla cocaina. E l'offerta risponde, obbligata a cambiare strategie, alleanze, protagonisti e percorsi. Gli affari continuano ad andare a gonfie vele per un settore – quello del narcotraffico – che vale tra i 426 e i 652 miliardi di dollari, che tradotto in euro, significa tra i 381 e i 592 miliardi all'anno.
Il podcast “Narcovid - Fiumi di soldi per i signori della droga ai tempi della pandemia” racconta il nuovo narcotraffico mondiale uscito dall'inferno della pandemia sanitaria: numeri, Paesi e storie. Soprattutto protagonisti. Vecchi e nuovi. In Europa, così come in Messico, Colombia, El Salvador, Brasile e nelle altre nazioni latino-americane.

11 episodi

  • Ordine

  • Ridouan Taghi, olandese di origine marocchina, è sotto processo ad Amsterdam perché considerato il re del narcotraffico che, dai Paesi Bassi, muove circa un terzo della cocaina in Europa. Gli investigatori lo considerano vicino alla mocro-maffia olandese, l'organizzazione criminale che minaccia il premier Mark Rutte, uccide giornalisti e avvocati e tiene sotto scacco un intero Paese.

  • Episodio 1015 luglio 2022

    2 - Europa drogata appesa ai destini dei broker italiani

    31:10

    Raffaele Imperiale e Rocco Morabito vengono considerati da investigatori e inquirenti tra i più influenti narcotrafficanti al mondo. Morabito, dopo un lungo tira e molla, è stato estradato in Italia dal Brasile. Ecco le loro storie, affari e alleanze.


  • La crisi da pandemia dei narcotrafficanti è durata lo spazio di un mattino. Anzi, così come alcune imprese – nei periodi di recessione – investono per essere pronte ad anticipare la ripresa economica prima dei concorrenti, così i cartelli messicani hanno utilizzato i mesi segnati dal Covid-19 per cogliere al massimo le opportunità e i business plan.


  • Chi è l'erede dei narcotraffici del Chapo incarcerato a vita negli Stati Uniti? Ismael Mario Zambada, detto “il padrino”? La bella e giovane moglie Emma Coronel, oppure uno dei figli? O il fratello Aureliano, che scalpita da anni? Forse nessuno di loro.


  • Il suo nome all'anagrafe è Nemesio Oseguera Cervantes, ma tutti lo conoscono come el Mencho. È lui il leader del Cartello Jalisco-Nueva Generacion che, dopo la cattura del Chapo Joaquin Guzman, aspira a diventare il narcopadrone del Messico.

Brand connect

Vai all’archivio