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Giorgio Napolitano incarna due primati: è il primo ex comunista che sale al Quirinale ed è il primo a svolgere due mandati. L'agone della politica è sempre più turbolento e culmina nella crisi dei debiti sovrani. La speculazione attacca l'Europa, Mario Draghi ricorre al celebre “Whatever it takes”, ma Berlusconi deve lasciare il Governo a Mario Monti, l'asso che Napolitano gioca per evitare all'Italia il baratro del default. I partiti rissosi e inconcludenti non trovano un nuovo candidato per il Colle. Viene bruciato Franco Marini e poi Romano Prodi con 101 franchi tiratori. Non resta che il bis per un presidente che accetta di malavoglia con un discorso storico in cui stigmatizza l'immaturità della classe politica.