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La Lombardia è stata semplicemente la prima, ma la curva del contagio, con tempi diversi, ha andamenti simili ovunque. Solo l'effetto del lockdown potrà portare a un rallentamento.
A seguire
Medici, virologi, ricercatori, epidemiologi, infermieri: competenze verticali fondamentali. Ma senza anche competenze capaci di guardare il quadro globale nella sua complessità sarà difficile uscire velocemente dalla crisi
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Il contagio ha diverse fasi e queste fasi si susseguono nel tempo, da quella latente alla vera e propria epidemia. A ognuna di queste fasi corrispondono numeri diversi: per questo non ha senso confrontare paesi che si trovano in fasi diverse. Gli altri Paesi dovrebbero guardare chi, come noi, è stato colpito prima, spostare di qualche giorno i numeri e capire cosa accadrà nei giorni successivi
Con la riconversione di tutto il sistema sanitario nazionale a presidio di gestione dell'epidemia, con le sue necessità di posti letto e posti di terapia intensiva, la rimanente parte dei problemi di salute, a meno di quelli urgenti e gravi, nei prossimi mesi non verranno presidiati. Con conseguenze non da poco
Episodio 513 marzo 2020
Perché rallentare l'espansione del virus salva vite a parità di persone contagiate
02:28È fondamentale evitare che la progressione dei contagi sia troppo veloce a causa del numero limitato dei letti in terapia intensiva
Test estensivi, tracking georeferenziati dei contagi oltre che politiche di isolamento: così si è riusciti a rallentare la diffusione fuori da Wuhan all'inizio dello spread
Se tutto andrà bene, dobbiamo avere un orizzonte temporale di mesi, nei quali i numeri del contagio caleranno giorno per giorno. Ma in quei mesi sarà fondamentale non abbassare la guardia e tenere sempre ridotto il tasso di interazioni sociali.
Osservando gli andamenti di Corea del Sud, Singapore, Svezia, Germania e altri casi, come quello della nave Diamond Princess, possiamo capire meglio la dinamica del contagio e la sua letalità
Temperatura, umidità, tassi di vaccinazione, test di massa, età media della popolazione: ecco alcune delle ipotesi al vaglio della comunità scientifica per spiegare perché in alcune parti del mondo il virus colpisce meno violentemente che altrove
Numeri alla mano, la curva di discesa dell'epidemia è più lenta della salita. Occorrerà quindi mettere in campo strategie mirate per tornare alla normalità gradualmente evitando rischi di “ricaduta”
Servono sistemi di tracking via smartphone che sappiano raccogliere in tempo reale le condizioni cliniche dei cittadini e costruire mappe del contagio e dei punti di contatto fra le persone per individuare i focolai. Nel rispetto della privacy
Abbiamo bisogno di test ad altissima capacità produttiva, basso tempo per ottenere una risposta, costi contenuti e specificità e sensibilità oltre il 90%. Esistono, sono i test sierologici. E sono una risposta importante all'emergenza