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I miti si possono far vivere e farne parte della vita di un popolo oppure si può cancellarli, anche con un semplice tratto di penna. Kennedy era abilissimo a costruire e alimentare miti: altri presidenti no. Prendi il mito della 66, la leggendaria highway che traversa il continente coast to coast: gli americani ne hanno persino fatto, con Cars, un cartoon di straordinario successo e di altissima qualità narrativa. E noi? Come raccontiamo la nostra Salerno-Reggio Calabria?
A seguire
L'omicidio di Kennedy è stato filmato, in ogni suo istante. Eppure è un evento ancora avvolto nel mistero. Più si prova a far luce su di esso e più emergono zone d'ombra. Si parla sempre, non a caso, del ‘mistero' dell'attentato a JFK. Ma la parola ‘mistero', in origine, portava in sé il significato di ‘serrare i labbri'. Questo è il cuore della vicenda: serrare i labbri di Kennedy, perché le sue parole erano la sua forza principale.
Episodi precedenti
Gli history telling ideati dal prof. Paolo Colombo – ideatore del format Storiaenarrazione – sono racconti storici che vogliono essere appassionanti, coinvolgenti, emozionanti ma il più possibile seri e documentati, come deve fare un professore universitario. Questo history telling realizzato dal Sole 24 Ore, in collaborazione con l'Università Cattolica, parla di Kennedy e dei miti americani. Partiamo in coincidenza con la ricorrenza del suo assassinio, 22 novembre 1963, e termineremo il 20 gennaio, quando un nuovo presidente cattolico come JFK, Joe Biden, si insedierà al comando di quel grande paese che sono gli Stati Uniti.
Perché gli americani sanno costruire miti potenti ed edificanti sulla propria storia e noi italiani ne sembriamo strutturalmente incapaci? La storia che abbiamo alle spalle è tanto più debole della loro? Forse no. Forse dipende da cosa si racconta, e da come lo si fa. Forse dobbiamo avere il coraggio di tornare a usare parole grandi e forti, come quelle che usava John Fitzgerald Kennedy.