Episodio 52910 novembre 2023
Ipo, perché le aziende europee preferiscono Wall Street
di Andrea Franceschi e Morya Longo
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Negli Usa il mercato dei capitali è più efficiente e remunerativo. In Europa la frammentazione è un ostacolo
A seguire
Da gennaio chi è sotto regime di maggior tutela dovrà passare obbligatoriamente al mercato libero. Ecco tutte le accortezze da osservare per minimizzare l’impatto sulla bolletta
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Per il sesto anno consecutivo ottobre è il mese dedicato all’educazione finanziaria, con centinaia di iniziative ed eventi che puntano a sensibilizzare i cittadini su una gestione corretta del denaro. In questa puntata di Market Mover Marco lo Conte intervista il Direttore del Comitato Nazionale per l’Educazione Finanziaria Donato Masciandaro per tracciare un bilancio del mese che volge al termine e per focalizzare le sfide future per proteggere i cittadini da errori, costi eccesivi e truffatori, permettendo di allocare il proprio risparmio in modo il più possibile adeguato.
A 30 anni dall’entrata in vigore del Trattato di Maastricht quanto è maturo l’esperimento politico ambizioso dell’Unione politica e monetaria?
La valuta giapponese è crollata ai minimi da vent’anni sul dollaro dopo che la Bank of Japan ha deciso di mantenere la politica monetaria espansiva. Cosa deciderà la Fed?
Dopo aver contrastato per anni l’eccessivo apprezzamento del franco, dannoso per l’export e l’economia, la Banca nazionale svizzera ne ha permesso e favorito la rivalutazione contro dollaro ed euro
La politica monetaria restrittiva, mirata a contrastare l’inflazione, ha reso la raccolta di finanziamenti molto costosa, portando a un aumento fino al 33% del costo di produzione dell’elettricità da nuovi impianti alimentati da fonti rinnovabili, come l’energia solare ed eolica.
L’aumento dei focolai di tensione geopolitica si riflette sui mercati finanziari su vari fronti: dai beni rifugio ai titoli di Stato. Ecco come orientarsi in un contesto in rapido cambiamento.
Le nuove regole internazionali sullo scambio di informazioni e hanno ridotto l’ammontare di ricchezza finanziaria sottratta al fisco. Ma i grandi evasori hanno trovato nuovi sistemi per aggirare le restrizioni.
Dopo aver mancato l’obiettivo di raggiungere il gigante statunitense per appena 3456 veicoli, BYD, il colosso cinese dell’auto elettrica, potrebbe aprire il suo primo impianto di assemblaggio europeo in Ungheria, segno che le sue ambizioni sono destinate a crescere.
La Fed si prende una pausa sul fronte della stretta monetaria ma il passato dimostra che contro l’inflazione non bisogna abbassare la guardia
Migliorano i conti del “grande malato” del sistema bancario e si guarda con ottimismo al futuro